Tante persone venivano indirizzate dai loro medici al nuoto per i
loro problemi di schiena e tante volte mi sono dimostrato contrario
quando venivo interpellato: il nuoto ha vissuto il suo periodo d’oro
incoronato come sport perfetto, ottimo per il mal di schiena e ideale
in caso di scoliosi. Sono sempre stato scettico sul nuoto, in particolare da quando ho
iniziato ad occuparmi di rieducazione funzionale: l’uomo non è un
animale acquatico, il nostro corpo non è in alcun modo progettato
per nuotare.
Così,
spesso e volentieri, trovandomi a sconsigliare tale attività in
presenza di scoliosi o lombalgie acute, mi sono trovato a dare dei
pareri e consigli diversi dai medici. Cercando di rimanere sempre
aggiornato ed informandomi molto mio ambito lavorativo sono rimasto
felicemente colpito quando ho appreso che è stata presentata
una ricerca molto interessante che fa crollare i castelli costruiti
in aria in questi anni: il
nuoto può peggiorare la scoliosi,
può provocarla ed essere causa
di mal di schiena! Lo
studio ha messo a confronto 112 nuotatori agonisti che si allenano
4-5 volte alla settimana con 217 studenti di età simile non
praticanti sport o al massimo a livello amatoriale: sono
stai misurate e controllate tutte le curve della
colonna vertebrale (gibbi compresi) e la presenza di dolore e
mal di schiena attraverso un questionario. Quello che è emerso dai
dati raccolti durante la ricerca è che il nuoto non cura la
scoliosi e che in diversi casi può accentuarla o
addirittura provocare il mal di schiena! Il nuoto quindi non è
più da considerarsi come una terapia per la scoliosi: negli
agonisti, ma anche negli appassionati del nuoto, si sono riscontrate
diverse asimmetrie
a livello del tronco con
una generale accentuazione
della curva cifotica. A
livello posturale il nuoto può provocare vizi posturali molto
evidenti. Tale attività porta la schiena verso un generale collasso
della sua muscolatura essendo un sport praticato in scarico
(fatto che lo rende molto utile in riabilitazione), con la forza di
gravità attenuata dall’acqua. Considerate poi che si viene a
creare un grande dislivello di forza tra i muscoli erettori
della colonna e quelli degli arti: i secondi infatti vengono allenati
molto di più rispetto ai primi proprio per le dinamiche attive
coinvolte nel nuoto. A livello amatoriale, come qualsiasi sport
praticato 1 o 2 volte al settimana non si riscontrano problemi, ma
per chi lo pratica con maggiore intensità e frequenza può rivelarsi
dannoso e sicuramente non terapeutico. Ecco così che lo sport
perfetto non esiste !! La scelta di questo sport rispetto ad un altro
deve essere presa in base alle esigenze del bambino, ragazzo o adulto
che sia: teniamo sempre presente che ciò che lega lo sport
al mal di schiena è la qualità del movimento e il rapporto tra
quantità e intensità dell’allenamento stesso. L’assenza di
movimento è dannosa per la nostra schiena, ma anche l’eccesso di
sport e la sua pratica non corretta e adattata alla persona può
essere causa di problemi posturali. Per ogni sport è molto utile
eseguire delle attività di compenso posturale specifiche
per quello sport, che possano evitare
problemi e
complicanze per la schiena, aiutando il corpo a raggiungere e
mantenere il giusto equilibrio che è la base della salute di ogni
atleta agonista e non.….finalmente !!!!
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