
L'ipercolesterolemia (troppo
elevato tasso di colesterolo nel sangue) ad esempio, può essere
il risultato di un aumentata conversione delle lipoproteine VLDL
in LDL,
oppure di un difetto nella rimozione di quest'ultime.
Come regola generale si parla di iperlipoproteinemia quando il colesterolo plasmatico è superiore a 180-200mg/dl e quando i trigliceridi sono superiori a 200mg/dl.
Fattori di rischio sicuri
La multifattorialità
della dislipidemia e la prevenzione delle patologie ad
essa correlata determina più campi d’azione. L’igiene
di vita è la forma di prevenzione primaria.
Prevenzione primaria significa prevenire
l’instaurarsi della malattia. Ma cosa si intende per
igiene di vita? Significa attuare delle condotte di vita,
che diventeranno abitudini da mantenere nel tempo, come
misure di prevenzione all’insorgenza delle patologie.
L’organizzazione mondiale della Sanità è impegnata in
tutto il mondo per promuovere l’educazione nelle scuole
e nella persone a modelli di vita il cui fine è
salvaguardare il proprio benessere psico-fisico. Questo
significa fare dei programmi di educazione alimentare,
insegnare a controllare e mantenere il proprio peso
corporeo, promuovere l’attività fisica, sottolineare
l’importanza dell’astensione da pericolose abitudini
come l’assunzione eccessiva di alcolici, far
comprendere i danni che provoca il fumo. Si sottolinea
ancora che l’alimentazione deve essere povera di
colesterolo e di grassi animali saturi, mentre si
dovranno privilegiare i grassi insaturi, deve essere
ricca di cereali, vegetali, legumi, frutta e fibre. La
sedentarietà è un’importante fattore di rischio!
Purtroppo il nostro tipo di vita costringe l’organismo
a lunghi periodi di inattività fisica. Condurre
un’attività fisica richiede un grande sforzo di
volontà e sacrifici che ci ripagheranno nel tempo.
L’esercizio fisico aerobico aumenta la frazione
lipoproteica HDL del 10%, riduce i trigliceridi di circa
il 30% e gli acidi grassi, riduce i livelli di
fibrinogeno, ha effetti benefici sull’ipertensione
arteriosa lieve. E’ largamente dimostrato che
praticare attività sportiva in maniera costante riduce
il rischio di mortalità cardiovascolare. D’altra
parte un bambino sedentario che aumenterà di peso, ha
un’alta probabilità di diventare un adulto obeso.
Diventa così fondamentale un programma di educazione allo stile di vita e di alfabetizzazione motoria come prevenzione primaria all'insorgere di fattori di rischio per l'ipercolesterolemie e altre patologie metaboliche. Modificare lo stile di vita attraverso la corretta alimentazione e l'attività fisica promuoverà la salute ed il benessere psicofisico di ognuno di noi.
Come regola generale si parla di iperlipoproteinemia quando il colesterolo plasmatico è superiore a 180-200mg/dl e quando i trigliceridi sono superiori a 200mg/dl.
Fattori di rischio sicuri
- Età (uomini > 45anni, donne > 55anni)
- Sesso (l'uomo ha una maggiore probabilità di ammalarsi, anche se attualmente le differenze stanno scomparendo)
- Ipercolesterolemia
- Ipertensione arteriosa
- Fumo di sigarette
- Diabete

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